Castello di Baia, l'indirizzo e il costo dei biglietti
Quanto costa il biglietto per il castello di Baia?
BIGLIETTO: € 5
BIGLIETTO RIDOTTO: € 2 (cittadini dell' Unione Europea tra 18 e 25 anni)
BIGLIETTO CUMULATIVO CIRCUITO FLEGREO: € 10
BIGLIETTO CUMULATIVO CIRCUITO FLEGREO RIDOTTO: € 5 (cittadini dell' Unione Europea tra 18 e 25 anni)
Gratuito per i minori di 18 anni
Il biglietto Circuito Flegreo è valido tre giorni e vi permette di visitare:
- Le terme romane di Baia
- il castello Aragonese di Baia (con il museo archologico dei campi Flegrei)
- l' anfiteatro Flavio
- gli scavi archeologici di Cuma
Prenotazione clicca qui
tel: +39 081 523 3797
Orario e giorno di Chiusura del Castello Aragonese di Baia
Orario di Apertura 9.00 - 14.20 (Ultimo ingresso alle ore 13.00)
Chiuso il Lunedi
Per raggiungere in auto il parcheggio del castello di Baia
Il parcheggio si trova a soli 200 metri dall' ingresso...clicca sulla foto.
Come raggiungere il castello di Baia con i mezzi pubblici?
Da Napoli in BUS
Dallo stazionamento dei pullman in piazza Garibaldi (adiacente alla stazione centrale di Napoli) prendere uno dei Pullman che arrivano a Torregaveta o Monte di Procida. La fermata è "Bacoli - Via Risorgimento / Via Roma" chiedere all' autista. Il tragitto dura circa 1 ora.
maggiori info qui.
Da Napoli in Treno: A Montesanto prendere la Cumana (direzione Torregaveta) scendere poi alla fermata Fusaro. Recarsi in via Vanvitelli (2 minuti dalla stazione del Fusaro). E' la strada di fronte il parco borbonico, quello della casina vanvitelliana. Avendo di spalle il parco la fermata è la prima sulla destra. E' possibile acquistare i biglietti nel negozio Tabacchi Illiano. Da qui prendere l' Archebus Flegreo e scendere al castello di Baia (chiedere all' autista).
Storia del Castello aragonese di Baia
Il castello di Baia, dalla sua costruzione ad oggi
con tantissime foto del museo archeologico dei campi flegrei e dell'intera fortezza.
La storia del Castello è iniziata intorno al 1490, da quando il re di Napoli Alfonso II di Aragona ha voluto una nuova fortezza vicino la città di Napoli. La costruzione è terminata dopo qualche anno: nel 1495 poco prima dell' invasione della Francia di Carlo VIII.
Dopo una cinquantina di anni c'è stata l'ultima grande eruzione dei Campi Flegrei che, nel 1538, portò alla nascita del monte nuovo: il vulcano più giovane di queste terre.
A causa di questo fenomeno vulcanico Il castello subì notevoli danni e fu ristrutturato e modificato, arrivando ad avere quasi la forma che vediamo oggi.
Più che un castello è sempre stato utilizzato come una fortezza militare.
Nel 1734 Carlo di Borbone (Spagna), dopo vari scontri contro gli aragonesi per impossessarsi del regno di Napoli, danneggiò notevolmente il castello di Baia che fu ristrutturato dal nuovo sovrano.
Nel 1799 il castello aragonese di Baia resistette ai continui attacchi di flotte inglesi.
Dopo l'unità d'italia (1861) il castello fu lasciato in uno stato di abbandono, perché non era più ritenuto utile per fini militari.
Nel 1927 lo stato lo concesse all'ente del reale orfanotrofio militare, quindi fu di nuovo restaurato e l'aspetto fu di nuovo modificato.
Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato come carcere per i prigionieri di guerra.
Nel 1975 l'ente dell'orfanotrofio militare si sciolse e quindi abbandonò il castello.
La concessione passò poi alla regione Campania, che nel 1980 accolse all'interno alcune famiglie vittime del terremoto dell'Irpinia del 1980.
Storia del Museo archeologico dei Campi Flegrei
Nel 1984 il castello di Baia passò alla Soprintendenza Archeologica di Napoli e di Caserta che lo fece diventare sede del Museo archeologico dei Campi Flegrei, nel quale sono esposti tutti i reperti archeologici ritrovati:
• a Cuma,
• nel Parco sommerso di Baia (vecchio porto julius del I sec. d.C., il porto che collegava Roma con l'oriente),
• nel Rione terra (la città fantasma di pozzuoli)
• nel parco archeologico delle terme di Baia
• a Liternum (luogo dove Scipione l'Africano passò gli ultimi giorni di vita).
Il castello aragonese di Baia fu scelto come sede del museo archeologico dei Campi Flegrei proprio perché la sua posizione era centrale e non molto lontano dai siti archeologici citati sopra.